Quando la separazione coinvolge anche i figli, sono loro ad avere il diritto ad essere tutelati per primi.
Nonostante le tante difficoltà che possono essersi verificate prima, durante e dopo la separazione, i figli più fortunati possono crescere in salute, in un clima emotivo e in un contesto relazionale relativamente sereno.
In altre situazioni, l’elevata conflittualità espressa e i forti risentimenti fra gli ex coniugi o partner, condizionano lo sviluppo psicologico dei bambini.
Dopo la separazione, per diminuire le probabilità che i figli vivano carichi eccessivi di stress, potrebbe essere utile concentrarsi sui bisogni reali dei figli, evitando che la madre o il padre li strumentalizzino per creare un attaccamento sbilanciato, preferenziale verso l’una o l’altro.
Un’opportunità per costruire un clima emotivo salutare per i figli, può essere realizzare un percorso psico-educazionale conosciuto come parent training.
Gli incontri con i genitori faciliterebbero l’apprendimento di capacità e strategie allo scopo di migliorare la comunicazione e il rapporto fra loro e i propri figli.
Non si tratta di una terapia di coppia, ma di un percorso di apprendimento centrato su obiettivi specifici.
A separazione avvenuta, per prevenire ulteriori vissuti di disagio emotivo e relazionale dei propri bimbi, potrebbe essere di aiuto riuscire a mantenere e sviluppare atteggiamenti e comportamenti migliorativi.
Come saper costruire buoni rapporti con i membri delle rispettive famiglie di origine.
Per favorire invece la condivisione di decisioni importanti e la soluzione di problemi quotidiani circa la cura, il benessere e l’educazione dei figli, è fondamentale attivare dialogo attivo e costruttivo fra ex.
Essere affidabili, rispettare le regole convenute per alternare i passaggi dei figli da un genitore all’altro e da una casa all’altra.
Evitare di parlare in maniera offensiva, non denigrare o offendere l’altro genitore, urlare e litigare, in presenza dei figli.
Mantenere aperto il dialogo per eventuali comunicazioni di “emergenza” non solo di natura sanitaria ma anche qualora i figli mostrassero segni di sofferenza emotiva.
Costruire una rete di supporto con gli altri adulti che in qualche modo partecipano allo sviluppo psicologico e fisico dei figli (parenti, maestre, educatrici, ecc.).
Gestire al meglio il proprio tempo libero per giocare con i figli, farli incontrare con altri bimbi e dedicargli tutte le attenzioni di cui hanno bisogno, in un momento della vita così delicato e decisivo per il proprio sviluppo.