San Valentino..Festa degli innamorati?

Il 14 Febbraio il giorno di San Valentino è, da molte donne e uomini, riconosciuto come la "festa degli innamorati".

 

Per la maggior parte delle persone cresciute all'interno dei confini, oggi sfumati e globalizzati, di una certa parte della cultura occidentale, può essere una festa da fare. Tutte le date socialmente accordate, anche se da alcuni giudicate futili, possano avere un certo impatto sulle emozioni, i sentimenti, i comportamenti di milioni di persone.

 

In prossimità di San Valentino, sulle riviste patinate e sui settimanali femminili, in rubriche redatte dagli addetti ai lavori sui temi dell'amore e delle relazioni come gli psicologi, i sessuologi e i terapeuti di coppia (incluso il sottoscritto), si leggono fiumi di parole, che contengono forse presuntuosamente, messaggi sociali quali: dovete festeggiarlo, farvi i regali, dedicare più attenzioni al partner, ecc.

 

San Valentino è come se ci ricordasse - per chi se lo fosse dimenticato- che viviamo dei sentimenti e degli affetti in relazione a un partner, oppure che abbiamo vissuto in passato esperienze simili e che un giorno forse torneremo a farlo.

 

San Valentino potrebbe essere l'occasione di pensare più profondamente alla propria relazione sentimentale.

 

Di converso, ma non con meno pathos, per le relazioni che non si definiscono "in coppia" o più chiaramente per chi è single (non per scelta), a ricorrenza di San Valentino potrebbe condizionare le persone a pensare di più al proprio status.

 

Tale confronto interno con i propri standard ed aspettative, ma anche con il desiderio di fare parte di una coppia per alcuni single potrebbe essere fonte di disagio emotivo.

 

Sentimenti di inadeguatezza personale e sottile malinconia potrebbero essere suscitati dal paragone con le coppie (apparentemente appagate e felici) già esistenti intorno a sé.

 

In buona sostanza questo confronto che può avvenire perlopiù "automaticamente", aumenterebbe la percezione negativa delle mancanze, piuttosto che dei vantaggi (fruibili per alcuni), della propria condizione.

 

Nelle coppie già formate invece l’arrivo di San Valentino sembra stimolare una serie “prototipica” di domande coinvolgendo al tempo stesso migliaia di partner, pur con tutte le differenze individuali e relazionali di ciascuna situazione:

 

  • "...ci Amiamo davvero...?"
  • "...è proprio quello che desideravo e mi aspettavo da una relazione...?"
  • "...non finirà mai il nostro amore...?"
  • "...andremo a convivere oppure no?"
  • "...faremo dei figli...?"
  • "...ci sposeremo oppure no...?"
  • "...i momenti difficili che stiamo vivendo fanno parte di tutte le coppie oppure siamo problematici?.."
  • "...ecc..?"

Queste domande implicheranno un dialogo interno a ciascun partner che però non sempre potrà essere caratterizzato da considerazioni e valutazioni realistiche della propria situazione sentimentale.

 

Le ricerche scientifiche a questo proposito, avrebbero infatti evidenziato che se è difficile per tutti rappresentarci realisticamente la realtà a "prescindere" dai nostri sentimenti, questo lo è ancora di più quando cerchiamo di farlo, "guardandoci dentro", con gli stati d'animo e con le emozioni ed gli affetti spesso molto intensi legate alle relazioni.

 

Per questo è molto importante per preservare e promuovere il benessere individuale e la salute di coppia, riuscire ad avere aspettative di coppia realistiche.

 

Un altro ingrediente per il benessere di coppia consiste nell'essere consapevole dei propri e altrui bisogni relazionali e riconoscerne i limiti ed eventualmente le differenze che potrebbero condizionare la loro, reciproca, soddisfazione.

 

Ma se non siamo capaci poi a comunicarli al nostro partner può anche risultare inutile, sul piano relazionale, saper maturare "solo" la chiara consapevolezza dei propri e altrui bisogni - durante i diversi momenti della convivenza e dello stare insieme.

 

Spesso anche nei primi periodi poco dopo la formazione della coppia, i partner tendono a dare per scontato che i bisogni siamo rimasti gli stessi comunicati tempo addietro.

 

Ma nell'arco della vita sia di coppia che famigliare, solo pochi bisogni rimangono gli stessi di un tempo. Infatti la maggior parte di loro è in continuo cambiamento, insieme agli individui stessi e alle comunicazioni, alle relazioni, ai contesti sociali nei quali si dispiegano.

 

Anche nella più intima della comunicazione degli affetti e dei sentimenti, come nei rapporti sessuali, la tendenza a dare per scontato che avendolo sempre fatto in un certo modo questo possa garantire soddisfazione per entrambi anche oggi o domani, può essere motivo di importanti incomprensioni, conflitti ed allontanamenti emotivi.

 

Non basta credere di amare ed essere amati anche il piacere e il divertimento nel giocare intimamente insieme è di fondamentale importanza nel preservare un buon clima emotivo ed affettivo nella coppia.

 

Se ci teniamo molto alla nostra relazione di coppia potrebbe essere molto utile rivolgersi a uno Psicologo e Sessuologo Specializzato in Terapia di Coppia.

 

Anche per chi invece vive con disagio la condizione di single può trarre beneficio, sostegno ed orientamento rivolgendosi allo Psicoterapeuta.

 

Infine, nelle situazioni più problematiche dove il disagio emotivo e i conflitti dominano, per intensità e frequenza, la scena quotidiana della relazione di coppia, può essere utilissimo dire basta con l'aiuto di un professionista per evitare situazioni drammatiche, che purtroppo possono coinvolgere anche i figli.