Liberarsi dai ricordi e delle abitudini vissute con l’ex

 

 

Nel mio lavoro con le persone separate dai rispettivi ex dopo diversi anni di convivenza, ho potuto osservare durante la consulenza/psicoterapia individuale e di coppia, il problema della difficoltà di sganciarsi dalle abitudini e dai ricordi della storia sentimentale vissuta in passato con ex-partner.

 

Poter ricordare è un dono per la nostra sopravvivenza cosi come lo sviluppare abitudini durante una convivenza può dare indubbiamente dei vantaggi organizzativi e di ruolo (per esempio: chi fa cosa e quando) per ottimizzare i tempi nel fare le faccende di casa, dedicarsi ad attività in comune con il partner, ecc.

 

Ma quando si passa da una relazione sentimentale all’altra queste abitudini apprese in precedenza con un'altra persona, possono condizionare negativamente la fruizione della nuova esperienza di relazione.

 

Solo per fare piccoli esempi: specifici gesti, parole o comportamenti che segnalavano l’intenzione dell’ex di fare e ricevere dolci attenzioni, coccole o il desiderio di più intimità possono, se richiamati dalle gesta e dai comportamenti rivisti con il nuovo partner in simili situazioni, contribuire a mantenere ricordi della relazione passata.

 

Sussurrare la stessa parolina dolce nell’orecchio del nuovo partner, la stessa che si utilizzava con l’ex, cosi come fare l’amore secondo un approccio che richiama le sequenze delle azioni vissute con l’ex, può creare confusione in entrambi membri della coppia neo-formata.

 

Se si mantenessero attive le stesse azioni e reazioni di interazione con il nuovo partner derivate da un passato conflittuale, e se questo "fare automatico" non fosse reso consapevole ed elaborato nella nuova coppia, allora simili criticità non risolte nella precedente relazione potrebbero rappresentare una “scomoda eredità”.

 

L’esperienza di questo fenomeno che chiede di essere adeguatamente elaborato nella mente di entrambi i partner, può realizzarsi più facilmente quando il tempo che intercorre tra la separazione dall’ex e la nuova convivenza è limitato. In altre parole: la confusione e la probabilità di ereditare i conflitti irrisolti delle storie sentimentali precedenti, sembra aumentare con la velocità con la quale si realizza la nuova convivenza.

 

Quando il disagio emotivo, relazionale e sessuale condizionano fortemente la serenità del vissuto della convivenza, allora può essere utile rivolgersi allo specialista della coppia. 

 

Come aiutarsi a superare le criticità legate al pensare troppo alla storia sentimentale del passato? Ovviamente non ci sono ricette univoche ma sicuramente, in queste situazioni a soffrire si è in due nella coppia neo-formata. Le strategie finalizzate a migliorare il vissuto presente della nuova relazione possono essere molteplici e cambiare da persona a persona da coppia a coppia. 

 

Saper rispondere con sensibilità e gentilezza, riconoscendo il disagio dell'altro nel ricordare il passato con l'ex, può essere un primo passo per accogliere e comprendere il punto di vista dell'altro sia emotivamente che mentalmente. 

 

Se uno dei due partner continuasse a riportare tutto il "brutto" del passato nel presente, nonostante fosse di fronte a un/una compagno/a compassionevole e comprensivo/a, difficilmente il clima emotivo ed affettivo della coppia potrà migliorare. 

 

Purtroppo ci sono persone che non si fermano a rimettere il negativo dei loro vissuti passati nel presente all'interno della comunicazione con il nuovo partner, aumentando di fatto la probabilità di condizionare altrettanto negativamente la qualità del rapporto di convivenza. Ma come se non bastasse, esse possono giungere a fare profezie sul futuro sempre e comunque di valenza negativa. Questo modo di pensare si può tradurre ben presto in atteggiamenti altamente distruttivi. Modi di dire e fare che potrebbero realizzarsi in comunicazioni e azioni che minano la fiducia, la sicurezza relazionale e la stabilità emotiva di entrambi.

 

In queste situazioni relazionali è altamente probabile che la minaccia della stabilità possa dispiegarsi nella dissoluzione del legame di coppia; per il semplice fatto di minare le basi di qualsivoglia rapporto sentimentale fondato sulla fiducia, il senso di sicurezza e rispetto reciproci. 

 

In un secondo momento il partner che si sente ricordare ogni mattina, pomeriggio, sera e notte tutta la pesantezza del passato dell'altro, potrebbe tentare di affrontare al meglio il disagio emotivo della persona cara facendole capire che sta soffrendo per dei fatti ormai occorsi che non si possono cambiare. Può essere di aiuto anche considerare questo "sfogo" come una reazione normale e di transizione. 

 

Qui di seguito, scriverò alcuni semplici suggerimenti su come contrastare il pensare troppo alla storia passata, nonostante la complessità e la varietà delle situazioni che ogni coppia, (e ciascun partner), può attraversare nel proprio vissuto di convivenza.  

 

Ci sono persone che rimuginano eccessivamente sul loro passato relazionale, soprattutto se la storia da poco conclusa con l’ex è stata importante affettivamente e di lunga durata.

Il passato lo si può lasciare sullo sfondo in secondo piano dando più importanza alla percezione mentale e al sentire emotivo correlato al presente nel qui ed ora.

 

Una delle strategie cognitive per togliere dalla mente i vissuti negativi che continuano ad essere ricordati, può essere quello di focalizzarsi sul presente momento dopo momento.

 

Ci si concentra attraverso l'attenzione su quello che si sta facendo, pensando e sentendo in questo istante piuttosto che su ciò che è stato, “sarebbe potuto essere se”, avremmo desiderato che fosse, potrebbe o dovrebbe essere. Spostare l’attenzione dai pensieri alle sensazioni corporee può essere quindi di aiuto nel contrastare i condizionamenti sul proprio stato emotivo e sull’umore causati dai ricordi del passato relativi alla relazione con l’ex.

 

Inoltre ci possono essere anche cose molto semplici da fare per stare meglio. Ad esempio, fare una passeggiata al parco o comunque in un contesto naturale, stando attenti alle sensazioni che provengono dal movimento delle nostre gambe e dai piedi in contatto, passo dopo passo, con il sentiero, un suolo che cambia nel tempo. Camminare sui sassolini, sull’erba, sulla sabbia, oppure su una strada di cemento con le scarpe o a piedi nudi può fare la differenza sia nella percezione connettendosi con il mondo circostante. Qualora non ci fosse questa possibilità di camminare all’aria aperta, si potrebbe dare più attenzione alle sensazioni del corpo per esempio durante una doccia calda, accarezzandosi per asciugarci, spalmandoci della crema idratante sulla pelle, ecc.

 

Dare più attenzione al nostro corpo e alle sensazioni e i pensieri del presente, piuttosto che ai ricordi del passato, può essere facilitato anche osservando il nostro respiro nel trascorrere del tempo, attimo dopo attimo. La consapevolezza di come il nostro corpo sta funzionando e percependo il momento presente può essere di maggiore aiuto se favorita sistematicamente facendo queste semplici azioni quotidiane.