La preoccupazione, semplificando, consiste nel percepire negativamente lo sviluppo futuro degli eventi.
La preoccupazione è orientata al futuro diminuendo l'attenzione per le cose e i particolari del tempo presente, spesso è associata anche alla diminuzione del tono dell'umore e dell'ansia.
La persona che si preoccupa tende a avere difficoltà nel spostare la propria attenzione anche ad altre immagini che rappresenterebbero aspetti alternativi dei processi mentali.
La preoccupazione predispone la persona a interpretare negativamente e catastroficamente alcuni eventi in particolare, e le proprie esperienze in particolare. E’ inoltre caratterizzata dalla perturbazione della capacità di focalizzare l’attenzione su un compito o un’attività.
Chi si preoccupa spesso ed eccessivamente può essere portato a rimandare domani, a procrastinare.
Questo rimandare spesso si estende anche ai tentativi di risolvere i problemi.
Rimandare non è meccanismo di reazione funzionale allo scopo di risolvere i problemi e può perciò aggravare la situazione.
La preoccupazione per problemi quotidiani relativamente poco importanti può servire da distrazione per le tematiche che possiedono una maggiore carica emotiva, ma a lungo andare impedisce di fatto di affrontarle aumentando la probabilità che i problemi non risolti siano nel frattempo cronicizzati e aggravati.
Per leggere di più sulla cura della preoccupazione eccessiva e dell'ansia generalizzata clicchi qui