La gelosia è un’emozione complessa che coinvolge, allo stesso tempo, esperienze individuali e relazionali.
La gelosia costituisce un modo di reagire alla percezione (convinzione reale o meno) che l’integrità della relazione sia minacciata da altri, da una rivale o un rivale in amore.
La gelosia può essere normale, motivando la crescita di ciascuno all'interno di una relazione sentimentale quindi può essere migliorativa.
Altre volte può essere disfunzionale, ossia inutile o peggiorativa la qualità della relazione e minando la serenità di ciascun partner.
In questo caso essa predispone, mantiene ed aggrava una situazione relazionale di disagio e conflittualità. La gelosia è un’emozione comune al genere umano e caratterizza, in maniera differente ed in momenti diversi, tutto il ciclo di vita di una coppia dalla suo iniziale sviluppo alla sua dissoluzione.
La gelosia può insorgere fin dalla pre-adolescenza e adolescenza presentandosi nella nostra cultura a tutte le età. Sembra che si manifesti più intensamente nei giovani adulti e che vada stabilizzandosi con l’avanzare dell'età dei partner.
Le persone più mature e quindi più sicure di sé stessi, sembrano manifestare una migliore capacità di utilizzare strategie più efficaci nella gestione della gelosia.
La gelosia è una reazione emotiva consapevole nella persona che ne fa l'esperienza. Gli episodi reali o immaginari che hanno determinato la gelosia sono ben presenti nella mente del partner.
La gelosia quando eccessiva e patologica condiziona fortemente la percezione, i pensieri e la memoria di chi ne soffre.
La sua manifestazione può accompagnarsi a modificazioni fisiologiche come sudorazione fredda, palpitazioni, agitazione, tremori, contrazioni muscolari soprattutto nella regione dello stomaco.
Nella persona eccessivamente gelosa del partner si manifestano i seguenti fenomeni: disagio emotivo che si manifesta attraverso le preoccupazioni eccessive, sospetti, ripensamento continuo sui dubbi, paura di essere rifiutati, abbandonati, traditi, di rimanere da soli, senso di insicurezza personale ed incertezza circa la solidità della coppia, ipersensibilità alle critiche del partner, ecc.
Sul piano più propriamente relazionale l’amore si modifica accompagnandosi a rabbia e disprezzo passando attraverso una gamma di stati emotivi molto forti ma altalenanti, cioè ambivalenti: da un estremo coinvolgimento ad un radicale distanziamento emotivo dal partner.
In poco tempo, i dubbi di un partner possono determinare i sospetti nell’altro. I timori e le aspettative di essere traditi possono con maggior probabilità sostanziarsi in tradimenti reali per il semplice fatto di innescare un clima di sfiducia e tensione reciproci che viene amplificata dai tentativi di controllarla.
L’attenzione e la memoria si fanno sempre più selettive, concentrandosi sui ricordi e le immagini dolorose, o gli indizi esterni che “proverebbero” il tradimento.
La gelosia porta la coppia a tagliare i ponti con gli altri, con il mondo esterno limitando nuove esperienze sociali. Gli spazi di libertà individuali possono essere fortemente condizionati dai timori eccessivi di chi vive con un partner patologicamente geloso/a.
Ogni estraneo potrebbe essere il potenziale rivale, perciò lei/lui si sentirebbe più tranquilla/o evitando di farlo incontrare con la persona amata.
C’è chi reagisce con strategie negative alla propria gelosia peggiorando la conflittualità e il disagio nella coppia: punizioni verbali, scenate in pubblico, ritorsioni sul piano affettivo e sessuale, allontanamento fisico, limitare la libertà dell’altro (anche solo minacciandola), fingere disinteresse per fare ingelosire anche il partner (pensando di riaccendere l’amore), ecc. Questi modi negativi anche se avessero, nell’immediato, l’effetto di scongiurare una separazione, a medio e lungo termine distruggono l’amore perché minano la stima e la fiducia reciproca, cronicizzando la crisi di coppia.
Per le situazioni più gravi ci si può rivolgere ad uno psicoterapeuta, mentre per gestire al meglio la gelosia non francamente patologica può essere sufficiente attivare alcune strategie. Prima di tutto è necessario essere consapevoli di questi meccanismi e del loro potenziale distruttivo su entrambi i partner a breve, medio e a lungo termine.
Sarebbe opportuno apprendere l’attivazione di strategie positive per gestirsi al meglio la propria gelosia come per esempio: aumentare le manifestazioni di affetto e di attenzione verso il partner;
- persuadere il partner comunicandogli in maniera serena, sincera e chiara che una certa situazione o comportamento ci provoca sofferenza;
- dargli dei suggerimenti concreti e circostanziati per farsi aiutare a tollerare la frustrazione e i dispiaceri quando ancora non si riesce a gestire questi stati emotivi penosi;
- superare il dispiacere, la paura, l’ostilità, l’insicurezza e sentimenti di sfiducia mostrandosi sereni ed affascinanti e ricoprendo di attenzioni quella persona che ci fa sentire inadeguati e che sembra non rispettarci.
Per la persona molto gelosa le strategie positive possono risultare molto difficili da applicare poiché richiedono di fare l’opposto di quello che sono soliti e tendono fare con il proprio partner.
La strategia migliore che però richiede un impegno costante nel tempo, è quella di sviluppare consapevolezza delle distorsioni percettive e cognitive (memoria e pensiero) responsabili delle reazioni più negative della gelosia.
Fondamentale è incrementare l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità relazionali e comunicative. Anche la cura del corpo e del proprio aspetto estetico possono contribuire a prevenire episodi di gelosia eccessiva.
La Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale individuale integrata a sedute di coppia che può realizzare anche con il Dr. Andrea Ronconi Psicologo Sessuologo Psicoterapeuta si è in dimostrata efficace in diverse situazioni per gestire al meglio la gelosia eccessiva e migliorare di fatto la qualità di vita della coppia.